Da Ruvo di Puglia Biagia Marniti, vera donna del Sud

Un secolo fa, il 15 marzo 1921, nasceva a Ruvo di Puglia la poetessa Biagia Marniti.

Nata nella casa di via Loriano 35, ancora oggi esistente, si trasferì in tenera età a Bari dove visse per diversi anni. Nel 1938 raggiunse Roma dove fu allieva di Giuseppe Ungaretti e dal quale fu soprannominata la nera. Qui frequentò l’Università e mise in pratica le sue doti poetiche. Lavorò come giornalista pubblicista collaborando con diverse riviste. 

Nel 1951 pubblicò una raccolta di liriche intitolata “Nero amore, rosso amore” e nel 1956 “Città, creatura viva”. L’anno successivo fu edita la raccolta “Più forte è la vita” con la prefazione preziosa di Giuseppe Ungaretti. Nel novembre del 1952 iniziò la sua carriera di bibliotecaria a Sassari per poi essere trasferita, sul finire del decennio, alla Biblioteca Angelica di Roma, dove entrò a far parte dell’Accademia dell’Arcadia. Nel 1967 pubblicò “Giorni nel mondo” e “Il cerchio e la parola” nel 1979. Morì a Roma nel 2006.

Nelle sue poesie, cariche dei ricordi e delle esperienze vissute in giovinezza ma aperte all’aria metropolita della Capitale, traspare una donna fiera che affrontava la quotidianità indossando il suo corpo seppur non più giovane con orgoglio e baldanza.

Biagia si definiva una donna sempre “intimamente libera – anche dalla donna del Sud – pronta ad affermare se stessa e con­quistare la propria indipendenza e il pro­prio prestigio.” Nel suo cuore restava l’amore sconosciuto della Terra di Puglia, di quella collina della città natale inebriata dall’odore “del basilico e garofani rossi”.

Biagia incarna l’atteggiamento di una vera donna ruvese e pugliese, forgiata dalla fermezza delle strade lastricate e dalla bellezza incontaminata degli ulivi murgiani. Alberi pazienti e a cui nulla sfuggiva e che le sembravano, in una poesia, come padri che mormorano nel silenzio.

Ruvo e la Puglia hanno un pegno di riconoscenza nei confronti di questa donna del Sud. Vero esempio della potenza del genere femminile che, memore alle proprie radici, costruisce silenzioso un mondo migliore.

(immagine tratta dalla copertina della plaquette “L’ospite attesa” di Antonio Iurilli, edita dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia in occasione del centenario della nascita della poetessa)

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