Bari, addio a gomme e cicche: la Cattedrale ripulita dai volontari

Si sono visti di buon mattino, intorno alle 6.30, i volontari armati di scope, guanti e tira acqua, i tecnici dell’Amiu con tanto di spazzatori e lucidatori. Il «matrimonio» tra i volontari dell’associazione «Custodi della bellezza» e l’Azienda municipale di igiene urbana, continua. Insieme, questa volta, hanno ripulito il sagrato della Cattedrale, sporco di cicche di sigaretta (fumatori fedeli sì, civili no) e residui di gomme da masticare. Queste ultime, com’è noto, sono uno dei nemici più pericolosi e ostinati del decoro urbano, capaci di resistere alla pulizia ordinaria, al tempo, alla pioggia e di conferire permanentemente la sensazione della sporcizia.

Dopo alcune ore di lavoro, il sagrato della splendida cattedrale di San Sabino è stato riconsegnato agli splendori originari (per quanto? dipende sempre dal grado di civiltà dei cittadini). «Grazie a tutti, all’Amiu e a tutti i “custodi della Bellezza”. La prossima iniziativa pulire il sagrato della basilica di San Nicola», annuncia sulla pagina facebook dei «custodi» Michele Cassano, una delle anime del gruppo di volontari nato con l’unico scopo di mantenere intatta la bellezza della città vecchia. Ma Cassano lancia anche un altro messaggio: «È un inizio però ci vuole la collaborazione dei cittadini. Unitevi a noi».

L’invito alla collaborazione, d’altronde, era stato lanciato due anni fa proprio all’esordio dell’esperienza dei «custodi». Era stato l’allora assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli (che ha mantenuto la delega anche nel Decaro bis) a spiegare la necessità che il cittadino non deleghi completamente alle istituzioni la cura e l’amore nei confronti della città. «Inseminatori di senso civico», aveva ribattezzato Petruzzelli i volontari dell’associazione, richiamando fra l’altro la filosofia della grande campagna «Bari per Bene» avviata dalla giunta Decaro nei suoi primi anni. Va annotato, con amarezza, che non tutti i contenuti di quella campagna sono entrati a far parte del dna collettivo. Piuttosto, molti baresi continuano ad abbandonare rifiuti in maniera indiscriminata, a gettare chewing gum e mozziconi di sigaretta e comunque a comportarsi con totale sprezzo della comunità.

Di contro, la parte migliore della città si è ritrovata e celebrata ieri a Barivecchia. «Amiu Puglia e associazioni, ancora una volta insieme, per una Bari ogni giorno più vivibile e decorosa» ha scritto sui social la stessa Azienda municipale. Mai come in questa stagione, oltre tutto, il quartiere nicolaiano è preso d’assalto dai turisti ai quali è bene mostrare l’immagine migliore di una delle più importanti Capitali del Sud. Per non dimenticare la stessa tradizione muliebre della città vecchia che da sempre affida all’olio di gomito delle donne la pulizia del dedalo di vicoli sui quali si affacciano tante abitazioni. Un’abitudine che è anche frutto di un sentimento, di chi avverta davvero che quel piccolo segmento urbano è anche un po’ suo. 

Da Gazzetta del Mezzogiorno

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