Taranto, ambientalista muore di cancro a 43 anni: i suoi libri ora vivono nelle biblioteche della città

Luciana Caramia amava leggere e studiare. E condividere il sapere con chi le stava accanto, con la collettività. Per questo decine di libri dei suoi studi e delle sue letture in lingue, beni culturali e narrativa, hanno trovato nuova vita nelle biblioteche di Taranto.

In quella comunale, Acclavio, e quella popolare, dell’associazione Giustizia per Taranto. Era una delle ultime volontà dell’attivista politica e ambientalista morta a 43 anni lo scorso agosto a causa di un cancro. Col suo testamento ha voluto donare tutto ciò che aveva, dai vestiti per le persone bisognose, finiti alla Caritas, alle collezioni di Cd e Dvd, dal videoregistratore ai soldi. Il suo è stato un ultimo gesto nei confronti della città, dove era tornata  dopo la brillante laurea in lingue ottenuta a Pavia e lo studio approfondito dell’inglese e del francese.

Per impegnarsi ad affrontare i problemi di Taranto, aveva deciso di lasciare una carriera promettente all’interno di grandi aziende internazionali, che l’aveva portata in giro per l’Europa, dalla Francia all’Irlanda. Oltre all’attivismo aveva scelto di lavorare nei beni culturali e promuovere il patrimonio della Puglia soprattutto tra i viaggiatori che venivano dall’estero.  

“Alcuni manuali – racconta Giovanni Russo, uno degli amici – dopo tanta insistenza sono stati presi dai responsabili della biblioteca comunale Acclavio, i volumi di narrativa e i romanzi, invece, no. Il motivo, secondo quanto ci è stato detto, è che non sarebbero richiesti dagli utenti. Ma non ci siamo voluti arrendere così abbiamo deciso di donarli a Giustizia per Taranto”. 

E ora i suoi libri, oltre 150, molti in lingua originale, come Hard Times di Charles Dickens o Sense and Sensibility, sono a disposizione della biblioteca allestita nella sede di piazza Marconi dell’associazione Giustizia per Taranto, che conta ora oltre un migliaio di volumi messi a disposizione della collettività. 

“Luciana – racconta Massimo Ruggieri, attivista di Giustizia per Taranto e curatore della biblioteca – era una ragazza curiosa e impegnata, amava la cultura, la natura, il mondo, la giustizia e la sua città. Voleva che i suoi libri continuassero ad avere vita dal punto di vista pubblico. Ora contribuiscono ad arricchire la nostra biblioteca di comunità nella piazza del quartiere, che vogliamo sia un presidio culturale a disposizione di tutti. Tra i volumi che stiamo archiviando in maniera digitale, in modo che siano prenotabili anche dal sito web per i prestiti, abbiamo anche i libri di cucina e di hobbistica o fumetti per bambini, oltre a una serie dedicata a Taranto e alla sua storia. Ci  è stato donato anche il suo microfono ad archetto di guida turistica, sarà molto utile – conclude – per le nostre iniziative pubbliche”.

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