Una domenica di straordinaria accoglienza quella del 2 giugno ad Avetrana, nell’immediato entroterra Tarantino. All’alba nella vicina Torre Colimena, a cinque chilometri dal paese, erano sbarcati una settantina di migranti pakistani. A individuarli i carabinieri, che subito hanno chiesto la collaborazione dell’amministrazione comunale di Avetrana domandando la disponibilità di locali in cui poter offrire la prima accoglienza. Due uomini di nazionalità ucraina sono stati fermati dai carabinieri per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: gli investigatori sono entrati anche in possesso di un video che ha consentito l’identificazione degli scafisti.
Erano le 7 del mattino quando è squillato il telefono del vicesindaco Alessandro Scarciglia. Che racconta: “Ho subito comunicato di poterli accogliere temporaneamente all’interno del campo sportivo perché ci sono locali idonei e servizi igienici per tutti. Abbiamo poi provveduto immediatamente a fornire ai cittadini extracomunitari acqua, latte e pane. A darmi una mano è stato un consigliere comunale di opposizione, Emanuele Micelli. Ho chiesto aiuto a lui perché entrambi facciamo lo stesso lavoro, indossiamo una divisa – io da finanziere ed Emanuele da carabiniere – e sappiamo come comportarci dinanzi alle emergenze”.
Così è stato, dunque. Ma a colpire è stata soprattutto la risposta immediata e solidale della comunità, che si è precipitata allo stadio offrendo aiuto. E non importa, evidenzia Micelli, che una settimana fa alle elezioni europee metà degli elettori abbia dato il proprio voto al centrodestra (qui la Lega con il 23 per cento è stata il secondo partito). “Qui ha votato appena il 36 per cento degli aventi diritto – ricorda Micelli – E c’è tanta gente che non si è recata alle urne e ha un’idea dell’accoglienza che non è certamente quella di Salvini. Ai razzisti non bisogna rispondere ai loro attacchi su Facebook, ma nella realtà del quotidiano. Ad Avetrana è accaduto questo: il mio paese ha dato una lezione d’accoglienza”.
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