Spesso non ci si accorge delle bellezze che abitano il proprio paese. Ruvo di Puglia ne presenta infinite e, tra i luoghi più affascinanti, troviamo la quasi nascosta chiesetta della Santissima Trinità.
Antonello Olivieri, vicepresidente della Pro Loco ruvese, ce lo racconta così:
Il nostro sguardo è talmente abituato al paesaggio urbano, che spesso non ci permette di notare la presenza di luoghi apparentemente solitari: si tratta per lo più di minuscoli edifici, soffocati tra caseggiati disordinatamente sparsi, casermoni popolari, capannoni industriali o desolate radure prive d‘identità. Chiese, chiesette, oratori, ma anche cappelle e santelle popolari, costituiscono un microcosmo del nostro attuale universo, certamente anacronistici, che silenti e in disparte ci osservano camminare, correre, sfrecciare e vociferare: insomma a far di tutto invece che rispettare il loro silenzio e la loro quiete secolare.Se invece ci fermassimo un istante osservando attentamente quei minuscoli edifici, ci accorgeremmo di quanta storia traspare da quelle modeste pareti, di quanta empatia si avverta con chi in passato ne ha varcata la soglia in cerca di conforto, per una promessa, se non addirittura un voto o per una preghiera di ringraziamento. Quanta cura per quei muri che oggi spesso e volentieri sono chiusi alla vista del pubblico, perché privati o destinati ad altro uso rispetto a quello originario. Si potrebbe addirittura stilare un percorso a zig-zag, posizionando chiese e chiesette su di una mappa immaginaria – isolandole a dispetto di superstrade, anello urbano, quartieri e centro cittadino – che come lucciole ricordano, con luce flebile, la loro esistenza.Ecco che lungo la strada provinciale 2 Ruvo – Terlizzi e poco dopo il Parco della Musica intitolato ad “Antonio Summo” si mostra in tutta la sua bellezza la chiesetta privata della Santissima Trinità. Un luogo di arte e di fede, che ha attraversato alterne vicende, rischiando di finire nell’oblio, il cui ritorno alla luce rappresenterebbe anche un omaggio e un ricordo dell’umanità dolente che ne ha condiviso il destino.Per due giorni, sabato 19 e domenica 20, si è potuto visitare il piccolo sacello, aperto eccezionalmente al pubblico per la prima volta, per conoscerlo attraverso una speciale visita guidata a cura della Pro Loco di Ruvo di Puglia.Un’occasione unica per ammirare questo piccolo gioiello che ha ascoltato nel tempo le preghiere innalzate al Signore da parte di chi è passato di qua.Una due giorni di promozione e valorizzazione di un bene cosiddetto minore; minore non per bellezza o valore culturale, ma perché molto spesso abbandonato o dimenticato.La Pro Loco ritiene che queste mura possano testimoniare la fede del passato e sperare anche in quella del futuro.
La riapertura del piccolo sacello è stata resa possibile grazie alla disponibilità e particolare sensibilità della proprietaria. La Pro Loco di Ruvo di Puglia auspica che l’apertura della chiesetta non sia solo episodica, ma che l’importante monumento cittadino, oggi privato, sia inserito all’interno dei tour di valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’Associazione darà il più ampio appoggio e sostegno ad ogni iniziativa indirizzata in tal senso, al fine di restituire la memoria del bene culturale alla collettività.
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