ANIMA MEA, la cui direzione artistica è di Gioacchino de Padova, è dotata di un’orchestra in residenza, Orfeo Futuro, che ha realizzato il più grande organico barocco corale-orchestrale mai impegnato in Puglia, sotto la direzione musicale di Alessandro Ciccolini.
Riportiamo l’invito di Gioacchino De Padova:
Abbiamo programmato 12 diversi progetti musicali, per un totale di 24 concerti proposti in sei diversi Comuni, una Mostra Fotografica che sarà introdotta da una installazione sonora, uno Stage di Belcanto.
Ci sono molte novità nel programma ma le linee delle nostre ricerche rimangano le stesse; insistiamo perchè i suoni siano connessi ai luoghi e i mondi musicali siano messi a confronto non tanto per affinità di stile, ma per analogie della sensibilità: musiche antiche o nuovissime, lontane nel tempo e vicine nello spirito.
Iniziamo con un’anteprima, realizzata in collaborazione con Agìmus_Stagioni 2017: il grande Peppe Barra, un corpo di cantattore che non ha bisogno di presentazioni, affiancato dalla splendida Marina Bruno, una delle ultime Cenerentole; sono accompagnati dall’ensemble di strumenti antichi La Dirindina.
Poi è la volta di Luterana, un programma interamente bachiano nel V Centenario della Riforma: con la voce solista di Annamaria Bellocchio, un’orchestra da camera di strumenti antichi guidata da Alessandro Ciccolini e l’ensemble vocale Cappella Corradiana, per il terzo anno consecutivo in residence ad Anima Mea, tutti diretti da Antonio Magarelli.
BasSoon è un programma offerto da Giovanni Battista Graziadio e Alessandro Nasello: due giovani virtuosi del fagotto barocco e del flauto dolce; ci mostreranno nei fatti cos’era nel ‘600-‘700 europeo il polistrumentismo, la ricerca sulla retorica musicale e sullo stile realizzata con mezzi plurali come plurale è il mondo dei suoni.
Con Kind of Satie vi invitiamo a varcare un’altra soglia: come catturare il cuore di un’esperienza artistica, il suo spirito irriverente e visionario, rilanciando sullo stesso piano, anche provocando, ma facendo appello unicamente alla propria esperienza artistica: è ciò che ha pensato Andrea Pandolfo, invitando suo fratello Paolo e l’amico Michelangelo Rinaldi a mettersi in gioco come sanno fare loro.
A sua volta il festival ha invitato lo stesso Andrea Pandolfo a tirar fuori dal suo computer 40 bellissimi scatti su Trieste, la città dove vive da immigrato romano, e offrirle al pubblico di Anima Mea nella mostra L’Isola che non c’è; senza dirgli nulla abbiamo poi stuzzicato la fantasia e la sapienza tecnica di quattro giovani musicisti della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Avellino guidati dal M° Alba Battista. È venuta fuori un’istallazione sonora interattiva, L’acqua non è suono, nella quale avrete a disposizione una vasca piena d’acqua e la forza di gravità per poter innescare suoni inusuali e inattesi.
L’Ensemble Il Dolce Conforto presenta opere di vari maestri meridionali scritte per le monache del Monastero di San Severo, che per lungo tempo hanno utilizzato il salterio per accompagnarsi nel canto: sarà la celebre Franziska Fleischanderl a suonarlo per noi, accompagnando la voce di Paola Crema insieme al suo ensemble.
Teresa Iervolino, incastrata nei suoi mille impegni nei teatri di tutto il mondo, ci regala un recital composito, da Haendel a Rossini, accompagnata al cembalo e al pianoforte da Pierfrancesco Borrelli; avrà qualche giorno per guidare uno stage per giovani cantanti che poi presenteranno il loro lavoro in una serata tutta dedicata ai virtuosismi vocali.
Divan of Moses è l’ultimo frutto della ventennale ricerca che Massimo Felici ha dedicato al compositore Mario Castelnuovo-Tedesco: con la voce di Gaia Mattiuzzi ascolteremo un ciclo di liriche che il maestro fiorentino creò dall’esilio americano, su testi di un altro perseguitato.
Anima Mea ha invitato ogni anno musicisti molto giovani ad esibirsi accanto a colleghi affermati; è successo anche che alcuni di loro siano poi ritornati negli anni successivi a suonare per noi, reduci dai meritati successi internazionali: auguriamo la stessa cosa all’Ensemble Adriatico e all’Ensemble Boito, che quest’anno ci propongono due bei programmi barocchi.
Quest’edizione di Anima Mea proseguirà nel 2018 con 2 importanti programmi.
Pansini Project è un concerto dedicato al compositore molfettese Antonio Pansini, primo di una serie di interventi che prevedono nei prossimi anni un CD e la pubblicazione di veri e propri gioielli della musica sacra meridionale del secolo XVIII. Seguirà una performance del trombettista Giuliano Di Cesare: non vogliamo dirvi nulla, chi lo conosce sa che dalla sua ricerca spuntano semre sorpresa e curiosità; venite a sentire/vedere Entropia, potreste tornarvene a casa con un regalo inatteso.
Una comunicazione importante: Anima Mea ha stretto un patto importante con altre quattro iniziative di spettacolo di Puglia, guidate da amici vecchi e nuovi, rinnovando struttura e progetto di Orfeo Futuro – Rete della Musica d’Arte. Col vostro aiuto opereremo insieme nei prossimi tre anni, offrendovi complessivamente quasi 300 concerti lungo i dodici mesi dell’anno. Non perdeteci di vista.
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