Daniela Raffaele si racconta: «Credo fortemente nel potere salvifico dell’arte»

Daniela Raffaele, in arte Clitorosso, artista di Ruvo di Puglia, racconta la sua arte, il suo nuovo progetto e le sue belle aspettative per provare a cambiare il mondo.

Buona lettura nel magico mondo dell’arte di Clitorosso.

Parlare di me stessa, lo trovo molto difficile. Potrei non essere imparziale e comunque apparire a molti come un autocelebrarsi che trovo personalmente molto riduttivo e poco appagante tenendo conto che oggi giorno, per sapere vita ,morte e miracoli di qualcuno, basterebbe inserire il nome in un qualsiasi motore di ricerca e il gioco è fatto! Vi parlerò invece, di come una donna,mamma,moglie e artista che crede fortemente nel potere salvifico dell’arte (#lartesalverailmondo) e che pur sapendo di non poter cambiare da sola il mondo, cerca in tutti i modi a lei possibili, di trasmettere ai suoi figli che l’arte può darti la possibilità di scegliere, se vivere nella bellezza e consapevolezza che un mondo migliore potrebbe essere possibile o lasciarsi “sopravvivere”in una società sempre più individualista e superficiale. Da qui nasce l’esigenza di creare eventi culturali che attraverso l’Arte parlino di “Bellezza come Imperfezione”, di riscatto contro la violenza come “Slow-donna tutto è possibile” e mobilitazione di piazza come “Aint’your mamma: non sono tua madre”; di riuscire a spingersi oltre l’apparenza, comprendendo che la diversità non è un limite ma una ricchezza come in “Up and Down: oltre il limite della superficie”,sino ad arrivare all’evento appena inaugurato nella mia galleria a Ruvo di Puglia in occasione della Giornata del Contemporaneo promosso da AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani) “Yolo-Si vive una volta sola”, dove partendo dalla consapevolezza della fragilità in cui verte la condizione umana, riflettiamo assieme a due studentesse dell’accademia di Belle arti di Bari e ad una fotografa professionista,sull’importanza della vita rappresentandola come un “dono unico e prezioso” da non sminuire ma preservare e mettere a disposizione degli altri ,tenendo conto che: il vero limite di un uomo è l’uomo; perché se è pur vero che dopo la morte ci sarebbe “un’altra vita”, è altrettanto vero che la fotografia può fermare il tempo. Pertanto, i due “spauracchi”che da sempre hanno condizionato l’esistenza umana,ecco che perdono di consistenza difronte al vero ostacolo che l’uomo si impone: se stesso. #YOLO in realtà è l’acronimo di “You only live once” che per l’appunto vuol dire “si vive una volta sola” ed è utilizzato nei post delle celebrità, di quelli “che contano”,dove tutto è frivolezza,scintillio del momento. Io al contrario ne do l’opposta visione.

Allora invito l’interlocutore ad una attenta riflessione attraverso le sculture esposte di Raffaella TorelliFidelia Catalano,assieme agli ipnotici ed intimi scatti fotografici di Letizia Gatti e in dialogo con le mie opere che ritraggono paesaggi urbani indefiniti,decadenti,tormentati ma dai colori vivi e accesi come la speranza e volontà di un cambiamento, di una #rivoluzioneinteriore. Già, una rivoluzione degli animi; quelli sopiti, quelli in fermo immagine di un selfie postato su uno dei tantissimi social, ma che poi non riescono a concedersi una benché minima possibilità di “rinnovare”, quella parte ben nascosta di ognuno che comunemente definiamo animo. Perché questo fa l’Arte, ti concede una possibilità, quella di creare un legame idealistico tra “l’interno ed esterno”del proprio IO e vice versa e da qui ne conseguono tutte le opere in mostra a cominciare da”Al di la di me”di Raffaella e “Con il cuore in mano” di Fidelia dove tutto viene affidato al libero arbitrio. Per concludere,sappiate che pur non essendo né una curatrice, né una gallerista e per tanto tutto quel che viene realizzato presso la Clitorosso art gallery non grava in alcun modo sugli artisti invitati e la sottoscritta si impegna con tutta se stessa, per la realizzazione dell’evento e la promozione degli stessi, la percezione che si prova ogni qualvolta si viene a vedere un mio evento, è quello che tutto venga studiato nei minimi dettagli.In realtà non è nulla di tutto ciò. Tutto si traduce ad un incontro casuale di sinergie che rientrano in un disegno ben stabilito.

Non pretendo di cambiare il mondo. Ma almeno ci provo…e comunque non ne posso farne a meno perché “sono condannata ad un MOTO PERPETUO,una anomala condizione che sono un vero artista(ovvero colui che crea emozioni)potrà comprendere,sospesa tra il buio e la luce, l’esaltazione e l’angoscia, la ragione e la follia…”

P.S.:Venite a darvi una possibilità…

Reportage fotografico a cura del Sito dell’Arte (Ph.Letizia Gatti)

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