Da fine agosto si sono aperti i cantieri per la riqualificazione delTeatro Kursaal Santalucia che, con il Niccolò Piccinni; il Teatro Margherita e il Petruzzelli forma il “miglio dei teatri”, il quadrilatero culturale e mondano di Bari.
Situato in Largo Adua 5, nel verde e nei pressi del Lungomare, il Kursaal Santalucia, in stile tardo Liberty, è uno dei gioielli architettonici più preziosi del capoluogo pugliese. Il suo nome deriva dal tedesco Saal (sala) e Kur (di cura)e indica un edificio adibito ad albergo, sala termale o casa da gioco. L’edificio, infatti, fu progettato nel 1925 dall’ingegnere Orazio Santalucia su commissione dell’omonima famiglia come edificio residenziale e, due dopo, fu ampliato per accogliere una sala teatrale. Nel 1955 la sala Giuseppina, con altorilievi e affreschi dei fratelli Mario e Guido Prayer, fu adibita a seconda galleria per la sala principale e vennero aggiunte due scale alle quattro già esistenti. Nel 1989 il teatro fu restaurato nella sua totalità sotto la direzione dell’architetto Paolo Portoghesi.
Il Kursaal Santalucia, di proprietà della Regione Puglia, diventerà una “Casa Pugliese delle Arti e dei Suoni “, e accoglierà artisti della scena locale, nazionale e internazionale e talenti emergenti: sarà anche uno spazio laboratoriale. Inoltre, la zona antistante il teatro è stata pedonalizzata per consentire una migliore fruizione dello stesso anche in fase di cantierizzazione. Infatti, l’impalcatura esterna accoglierà spettacoli, concerti e proiezioni, consentendo di seguire in tempo reale i lavori che dovrebbero durare trecento giorni.
Il lavori di riqualificazione sono stati al centro di un accordo siglato tra Regione Puglia, Comune di Bari e Mibact a marzo 2015. Dopo un incontro
a Roma nell’aprile 2018 in cui fu affidato alla Soprintendenza per l’Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Bari la progettazione degli ultimi stralci necessari per avviare l’appalto, il 21 marzo scorso la Regione ha pubblicato una Open Call finalizzata a raccogliere idee e suggerimenti per definire una proposta partecipata relativa al restauro conservativo e all’adeguamento impiantistico – dopo che la Regione Puglia aveva completato la progettazione esecutiva sulla base della quale è stato pubblicato il bando di appalto.
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