Santa Maria di Leuca: il seducente tacco d’Italia

La Puglia è immensa e costellata da innumerevoli luoghi d’incanto. A sostenerla, all’estremo Sud, sorge Santa Maria di Leuca, tra il Mar Jonio e il Mar Adriatico.

L’etimologia del suo nome, dal greco Leucos (bianco, splendente) richiama lo splendore dello straordinario paesaggio. Si tratta di un luogo tutto da scoprire e pronto a lasciare il visitatore sorpreso ad ogni passo. Interessanti sono i luoghi di culto, quali il santuario pagano messapico-greco-latino della Grotta Porcinara e il santuario pagano e poi cristiano sul Promontorio di Punta Meliso.

Il fascino di Leuca è rappresentato anche dalle caratteristiche ville signorili; la più antica, Villa Romasi, risale alla fine del 1700. Sono oltre dieci gli stili che caratterizzano lo stile ionico, quello gotico, francese, toscano, pompeiano, risorgimentale, arabo, cinese.

Ulteriore bellezza è aggiunta dal Faro, un vero e proprio balcone sul Mediterraneo; realizzato nel 1866, il faro produce un fascio di luce visibile fino a quaranta chilometri di distanza. L’affaccio conduce lo sguardo sul Porto, da sempre un ponte tra l’Europa e l’Oriente. Una leggenda racconta che proprio da quel porto sia passato Enea con la sua flotta e che di lì si sia avventurato san Pietro per iniziare l’evangelizzazione dell’Occidente e risalire fino a Roma.

Capolavori della natura sono le immense grotte. È possibile ammirarle solo dal mare che, nei millenni, le ha scolpite e levigate con la sua creatività. La Grotta di Terrarico, quella delle Mannute, quella del Pozzo, quella delle Tre Porte sono solo alcuni esempi di luoghi affascinanti da scoprire attraverso un’avvincente gita in barca.

Fra le meraviglie del Salento, la gastronomia occupa certamente una punto di rilievo. Sono tanti i prodotti e i piatti tipici del territorio leccese. Si tratta ovviamente di una cucina mediterranea, ricca dei sapori tipici della terra, delle spezie e dei profumi del luogo, dove la terra e il mare donano ingredienti dal sapore unico, dando vita a piatti esclusivi. Spigole, sarde e ‘pupiddhri’, piccoli pesci fritti e marinati, si alternano a fave, carciofi e melanzane, tipici frutti della tradizione contadina. Fra i primi piatti vi è la conosciuta ciceri e tria, cioè pasta di semola fatta in casa, fritta e servita con i ceci; da assaggiare assolutamente anche la ‘taieddha, riso con zucchine, pomodori, cozze e cipolla. Molti di questi piatti possono essere degustati alla ‘Sagra del Pesce Fritto’, che si tiene ogni anno, in Agosto, proprio a Leuca.

Nel 2017 Leuca è stata protagonista del Piff/ Pilgrim Film Festival, festival del Cinema Russo tra Lecce e Santa Maria di Leuca. Il calendario prevedeva proiezioni in lingua originale, incontri con registi e critici e discussioni. Tra le pubblicazioni, invece, ricordiamo “Approdo a Santa Maria di Leuca” di Andrea Settembrini che vede Leuca come una grande barca che oscilla tra sentimento e ragione, tra verità e leggende, tra sacro e profano.

Un paese marittimo da visitare, gustare, leggere. Santa Maria di Leuca è il tacco che sostiene un’intera nazione, senza il quale l’Italia non sarebbe la stessa e la Puglia non apparirebbe così slanciata, bella, fascinosa e ricca ti territori introvabili altrove. Per scoprire il Salento bisogna partire o giungere a Leuca. È un obbligo per il turista curioso che non vuole perdersi i più seducenti luoghi pugliesi.

 

Foto in copertina di Antonello Olivieri

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